Engagement

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Icona Uomo - Engagement CTE Square

Il progetto CTE SQUARE è imperniato su tre “verticali”: Cultura, Turismo ed Engagement. Lengagement in particolare è un concetto che racchiude in sé vari significati che ruotano attorno all’interazione e al coinvolgimento dell'individuo all’interno di un contesto, di un’attività o di un ambiente. L’engagement è in sostanza un indicatore del coinvolgimento, dell’interesse e della partecipazione attiva di un individuo e della comunità di cui fa parte. 

Nel contesto del progetto CTE SQUARE, il termine engagement deve quindi essere inteso come il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti dello specifico ambiente urbano, vocato a cultura e turismo, per sostenere un tessuto sociale che collimi con gli altri obiettivi del progetto, culturali, turistici e di sperimentazione sul campo di soluzioni innovative. 

Il concetto può essere anche declinato come citizen engagement, ossia il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali previsti dall’amministrazione, per il soddisfacimento dei propri bisogni. Esistono molte forme di citizen engagement, che possono spaziare da semplici campagne di informazione nei confronti dei cittadini, pianificazione partecipata di progetti di sviluppo locale, fino alla partecipazione dei cittadini alla co-progettazione di politiche pubbliche e la co-implementazione in uno sforzo collettivo di partecipazione civica. Possono essere intese come forme di partecipazione dei cittadini anche quelle di attivismo civico e cittadinanza attiva, nelle quali gruppi di cittadini si auto-organizzano per assumere responsabilità al fine di tutelare beni comuni o garantire diritti. 

Dal punto di vista dei cittadini, le attività di engagement sono auspicabili perché conferiscono loro gli strumenti e la visione necessari per avere un impatto maggiore sull’ambiente in cui vivono e sulla comunità con cui interagiscono. Dal punto di vista della città, invece, l’engagement è uno strumento importante per garantire la capacità di far fronte ai bisogni effettivi dei propri cittadini e per conferire loro degli strumenti di co-agency. Si tratta quindi di un approccio che incoraggia la partecipazione dei cittadini attraverso varie forme di interazione e può garantire una maggiore trasparenza, responsabilità ed efficacia nella gestione della cosa pubblica. 

Questi obiettivi sono funzionali per la creazione di contesti civici aperti, accoglienti e plurali, motivo per cui rientrano nelle ambizioni di vari progetti promossi dall’Unione Europea e sono coerenti con l’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030 promossa dalle Nazioni Unite, ossia la promozione di società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, l’accesso universale alla giustizia e la costruzione di istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli. L’engagement in ambiente cittadino è anche un elemento essenziale per la riuscita dei progetti smart city, che richiedono che l’attenzione sia sui bisogni dei cittadini, con l’adozione di procedure di design incentrato su di loro e la ricerca di strumenti tecnologici, e non solo, per la garanzia di un livello elevato di qualità di vita.

Empowerment, Nudging, Gamification

Nel contesto del progetto, l’engagement è articolato in tre sotto-verticali: 

  • Empowerment: la messa a disposizione di tecnologie e strumenti che permettano a cittadini e visitatori di perseguire obiettivi comuni, essendo responsabilizzati nella tutela dei beni pubblici (ad esempio con strumenti di raccolta dati diffusa tramite smartphone o altri dispositivi, noto come mobile crowdsensing), apprezzando gli effetti del proprio coinvolgimento civico (che può avvalersi di strumenti di co-progettazione e co-produzione di contenuti culturali, basati sui principi del crowdsourcing o crowdfunding) e comprendendo l’impatto delle proprie scelte e delle proprie azioni. 
  • Nudging: concetto proprio delle scienze comportamentali e della psicologia sociale che prevede di riprogettare l’ambiente nel quale le scelte individuali vengono prese per influenzare i comportamenti e i processi decisionali di gruppi di individui. In contesto urbano, il nudging può essere inteso come arricchimento dell’ambiente urbano con informazioni e stimoli concepiti per influenzare positivamente le scelte e i comportamenti dei cittadini verso il perseguimento di obiettivi di interesse pubblico. 
  • Gamification: l'introduzione di elementi, dinamiche e logiche di gioco in contesti urbani per incoraggiare e motivare i cittadini alla partecipazione attiva e al perseguimento di obiettivi comuni. 

L’esplorazione di questi tre sotto-verticali e l’applicazione di strumenti e tecnologie per l’engagement è al cuore del processo di trasformazione in smart city, con l’obiettivo ultimo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, migliorare le possibilità occupazionali, porre le fondamenta per una società più equa ed inclusiva, garantendo al tempo stesso la sostenibilità della città.  

Questo verticale sottende un’idea di interesse collettivo e di obiettivi comuni che richiama concetti propri di diversi ambiti disciplinari, che vanno dalle scienze sociali all’economia e alla psicologia comportamentale, quali: capitale sociale, inteso come rete di relazioni tra le persone che consentono alla comunità o alla società di funzionare; valore pubblico, inteso come contributo al benessere collettivo; valore sociale, inteso come il valore che le persone percepiscono come risultato di cambiamenti nella propria vita; esternalità positiva, intesa come l’effetto che un’azione produce a beneficio di terze parti non coinvolte direttamente nell’azione stessa. 

In generale, queste molteplici prospettive sono accomunate dalla valorizzazione del contributo individuale al perseguimento di obiettivi di interesse pubblico e/o collettivo. In questo senso, l’engagement porta alla co-creazione di valore sociale. Tuttavia, questo documento non parla esplicitamente di terzo settore, intendendo il valore sociale in un’accezione più ampia e meno strutturata. 

Nel contesto del progetto CTE SQUARE, il tema dell’engagement, declinato in tutte le accezioni, assume particolare rilievo per svariate ragioni. La prima è la natura stessa della Casa delle Tecnologie Emergenti, intesa come teatro di sperimentazione urbana di soluzioni innovative basate su tecnologie digitali abilitanti. La sperimentazione urbana è tale se coinvolge cittadini e parti interessate, la cui partecipazione attiva è fondamentale e fondante. La seconda è l’opportunità di sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative, che consentano non solo di sensibilizzare e di incentivare, ma anche di monitorare l’effettivo coinvolgimento delle persone nel perseguimento di obiettivi comuni e di quantificarne l’impatto. La terza è data dal ruolo di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024, che comporta una inusuale concentrazione di eventi, opportunità e attenzione nel corso del secondo anno di attuazione del progetto. La quarta è il focus sull’open innovation, al quale è dedicato uno dei 4 work package del progetto CTE SQUARE, che costituisce di per sé un processo partecipativo che prevede il coinvolgimento di tutti gli stakeholder nelle fasi di individuazione dei bisogni, delle idee e delle soluzioni. 

Stato dell’arte

Questa componente di progetto analizza lo stato dell’arte con esplicito riferimento al contesto urbano, ai sotto-verticali empowerment, nudging e gamification e alle peculiarità del contesto di Pesaro 2024. Dal punto di vista metodologico, data l’ampiezza e la natura multidisciplinare del tema e l’intento fortemente applicativo del progetto, l’analisi viene condotta a partire da progetti di ricerca e innovazione sociale in ambito europeo e nazionale. Nelle seguenti sottosezioni vengono individuati gli stakeholder, proposti indicatori di performance, nonché analizzati domanda, offerta e fabbisogno di innovazione. 

Essendo questo verticale dedicato alla valorizzazione del contributo individuale al perseguimento di obiettivi di interesse collettivo, è importante focalizzare l'analisi su elementi quali forme di empowerment,nudging e gamification che permettano di garantire una partecipazione attiva da parte della popolazione e la generazione di valore sociale.  

Nello specifico la necessità di creare opportunità di partecipazione attiva collettiva deriva dall’esistenza di un bisogno intrinseco della popolazione di essere parte di una comunità e creare valore all’interno della comunità stessa. Si può parlare in questo caso di valore di legame ovvero dell’esigenza di sentirsi parte di una comunità e di prendere parte ad azioni che consentono e sostengono l’interazione sociale e la creazione di un valore condiviso.  

L’utilizzo di tecniche di empowerment e nudging permette all’interno del progetto di creare una coincidenza tra le esigenze della popolazione e le opportunità presenti nel territorio. La possibilità di influenzare i comportamenti della popolazione verso azioni di interesse collettivo permette di garantire contemporaneamente lo sviluppo di un senso di appartenenza alla collettività e a una comunità ben definita e lo sviluppo di una connessione tra individuo e comunità. 

Analizzando nello specifico progetti già esistenti è possibile notare come questo obiettivo sia più facilmente raggiungibile garantendo una forma di gratificazione personale e di competizione. Garantire una dinamica di gioco alla partecipazione attiva infatti garantisce la creazione di valore da parte dell’individuo e quindi il coinvolgimento ad azione di interesse collettivo.  

Il coinvolgimento è il presupposto di ogni esperienza ludica e l’introduzione di dinamiche di gioco in contesti seri (quali l’apprendimento o l’open innovation) è principalmente finalizzata ad accrescere il coinvolgimento attivo che, a sua volta, è essenziale per l’efficacia dei processi stessi. 

L’obiettivo principale dell’engagement all’interno del progetto CTE SQUARE è quindi quello di indirizzare la popolazione verso la creazione di valore sociale e riconoscere quest’ultimo attraverso strumenti e soluzioni tecnologiche che permettano la partecipazione collettiva e contemporaneamente garantiscano una gratificazione da parte della popolazione. 

Gli stakeholder

Gli stakeholder del verticale includono diverse categorie di attori che hanno un interesse o sono influenzati dal progetto. Vista la natura fortemente partecipativa ed inclusiva del verticale di engagement, le parti interessate rappresentano l’intera comunità locale e comprendono le autorità e, potenzialmente, tutta la cittadinanza. 

Nell’identificare i componenti della comunità locale interessati dalle forme di engagement del progetto, è importante garantire che la cittadinanza sia rappresentata in maniera piena (coprendo quindi in maniera esaustiva tutte le fasce demografiche, socioeconomiche, di genere, d’età, di istruzione, etc.). La selezione degli stakeholder di riferimento, dunque, deve essere imparziale e, come indicato dal Citizen Engagement Solution Booklet, deve includere individui, organizzazioni e associazioni di riferimento, reti preesistenti e rappresentanti che provengano da un contesto accademico, industriale e politico. 

Il Patto per una città collaborativa tratteggia in maniera simile le modalità di identificazione degli stakeholder, per garantire la massima rappresentatività e pluralità. In questo caso gli stakeholder vengono separati in tre gruppi principali, quali la politica, le istituzioni e la comunità, a formare la collettività coinvolta nel progetto. 

Nell’ambito specifico del progetto CTE SQUARE, gli stakeholder di riferimento vengono identificati come segue: 

  • Cittadini, 
  • Turisti 
  • Pubblica amministrazione 
  • Operatori culturali e turistici (in quanto protagonisti dei due principali ambiti di applicazione del progetto) 
  • Esercenti e negozianti 
  • Associazioni 
  • Partner del progetto (per l’opportunità di sviluppo e sperimentazione) 
  • Aziende (beneficiarie dei processi di open innovation e trasferimento tecnologico) 
  • Ricercatori (per la disponibilità di Living Lab
  • Innovatori (per l’opportunità di sperimentazione sul campo) 

Indicatori di performance

Dal punto di vista della politica/governance, ci sono vari gradi di apertura alla comunità che corrispondono a vari gradi di engagement da parte della cittadinanza. Possono essere identificati in base alla tipologia di strumenti e di approcci che vengono adottati dal governo della città, che corrispondono a diversi livelli di empowerment

  • Informazione: L’amministrazione e le istituzioni informano la cittadinanza delle proprie azioni. 
  • Ascolto e co-creazione: Prima di effettuare delle azioni, l’amministrazione e le istituzioni ascoltano la cittadinanza (commissioni, incontri pubblici, questionari, referendum consultivi, etc.). 
  • Partecipazione: Nel percorso decisionali, l’amministrazione e le istituzioni prevedono delle opportunità selettive di partecipazione da parte della cittadinanza (bilancio partecipativo, tavoli di lavoro, workshop pubblici, etc.). 
  • Abilitazione e co-produzione: L’amministrazione e le istituzioni includono le comunità e la cittadinanza nell’elaborazione e l’attuazione delle proprie politiche e dei propri progetti (patti di collaborazione, avvisi di co-progettazione, procedura aperte per concessioni, crowdfunding civici, etc.). 

La domanda

Il termine engagement associato al termine domanda fa immediatamente pensare alle tecniche di marketing finalizzate a fidelizzare la clientela creare una relazione durevole e attiva tra clienti e brand. 

Senza allontanarsi da questa accezione del termine, nel contesto CTE SQUARE si può parlare di “engagement della domanda”, inteso come marketing esperienziale, turistico e culturale. Al tempo stesso, ha senso interrogarsi anche sulla “domanda di engagement”, intesa come fabbisogno di coinvolgimento. Il bisogno di coinvolgimento attivo può essere percepito dalle persone nel proprio ruolo di cittadini, turisti, utenti, membri di una comunità, …. 

D’altra parte, la domanda di engagement può anche essere intesa come il bisogno di pubbliche amministrazioni, enti, aziende e organizzazioni di coinvolgere attivamente le proprie comunità o i propri pubblici di riferimento. Tale bisogno può coincidere con quello di engagement della domanda, nel caso di eventi, iniziative, beni culturali o mete turistiche delle quali si voglia accrescere la partecipazione e l’attrattività, ma può anche riguardare l’esigenza di coinvolgimento della popolazione in azioni di monitoraggio ambientale, in processi decisionali, o nel perseguimento di obiettivi di decoro urbano, riqualificazione o sostenibilità. 

L’offerta

Facendo seguito a quanto discusso nella sezione dedicata alla domanda, in questo contesto intendiamo l’offerta di engagement da due prospettive: la prospettiva degli individui che si mettono in gioco rispondendo, con il proprio coinvolgimento attivo, alla domanda di pubbliche amministrazioni, enti, aziende e organizzazioni che necessitano della partecipazione collettiva per raggiungere obiettivi comuni o realizzare appieno i propri scopi; la prospettiva di chi mette a disposizioni strumenti e metodi di partecipazione per rispondere alla domanda di coinvolgimento diretto della popolazione. 

Opportunità/Fabbisogno di innovazione tecnologica

Il tema dell’engagement è fondamentale non solo per tutelare l’interesse dei singoli, ma anche per perseguire obiettivi comuni che possono essere raggiunti solo attraverso sostanziali cambiamenti di comportamenti individuali. Se da un lato la responsabilizzazione degli individui è la chiave, dall’altro essa stessa comporta: 

  • Consapevolezza del proprio ruolo 
  • Motivazione all’impegno 
  • Volontà di agire 
  • Abilità nel contribuire attivamente 
  • Opportunità di azione 

Le soluzioni tecnologiche sviluppate e sperimentate nell’ambito del progetto possono contribuire a creare le condizioni abilitanti che favoriscano l’effettivo coinvolgimento della popolazione agendo in vario modo su questi cinque fattori. 

Dal punto di vista dell’empowerment, la diffusione pervasiva di dispositivi mobili personali sempre connessi, che integrano capacità di sensing, elaborazione e comunicazione, abilita forme di crowdsensing e crowdsourcing che permettono a cittadini e turisti di prendere parte a campagne di monitoraggio di parametri ambientali o beni pubblici, ricevere informazioni tempestive, partecipare a sondaggi o concorrere a decisioni. 

Dal punto di vista del nudging, le tecnologie emergenti offrono nuove opportunità di intervento sulle piattaforme integrate di comunicazione, promozione culturale, mobilità urbana sostenibile. Al tempo stesso, le soluzioni tecnologiche che consentono di identificare in modo trasparente e anonimo la co-generazione di valore sociale consentono agli individui di assumere consapevolezza dell’impatto che le proprie azioni possono produrre a livello collettivo.  

Dal punto di vista della gamification, grande attenzione viene posta alle opportunità offerte dalla convergenza tecnologica tra gaming, digital twin e applicazioni di realtà aumentata, mista e virtuale , nonché dall’opportunità di applicare modelli di ML che attribuiscano automaticamente valore premiale a fronte del riconoscimento di azioni individuali capaci di generare valore sociale.

Particolare attenzione verrà posta sulla sicurezza cibernetica e alla protezione dei dati personali delle diverse soluzioni basate sulle tecnologie emergenti richiamate, con un approccio di security by design e privacy by design, affinché le soluzioni proposte nascano come intrinsecamente sicure, sia per gli aspetti architetturali che per gli aspetti legati alla crittografia, anche in ottica post quantum.  

Ulteriore attenzione sarà posta alla prospettiva dell’Universal Design, tradotta come progettazione universale, così come istituzionalmente introdotta dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. In particolare, nella Convenzione viene precisato che ‘per “progettazione universale” si intende la progettazione di prodotti, strutture, programmi e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate. La progettazione universale non esclude dispositivi di sostegno per particolari gruppi di persone con disabilità ove siano necessari’. 

La progettazione universale orienta le scelte di una comunità verso soluzioni efficaci e vantaggiose non solo per le persone con disabilità ma per target più ampi, come per esempio quello delle persone anziane autosufficienti o dei bambini. È stata introdotta nell’ambito del contesto della progettazione architettoniche e del tema dell’accessibilità fisica e quindi del superamento delle barriere architettoniche, ma i suoi principi sono stati applicati a tutti gli ambiti dell’accessibilità e quindi delle barriere. La progettazione universale pone quindi attenzione anche alle dimensioni economiche, ingegneristiche, culturali, di genere, ambientali al fine di soddisfare i bisogni del maggiore numero possibile di utilizzatori.